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Ghezzi (Anef), "sugli impianti sciistici c'è ancora lavoro da fare"

Ghezzi (Anef), "sugli impianti sciistici c'è ancora lavoro da fare"

"Sono stati tra i primi a subire il cambiamento climatico"

AOSTA, 30 novembre 2024, 18:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Gli impianti sciistici sono stati tra i primi a subire gli effetti del cambiamento climatico.
    L'Italia ha saputo valorizzare meglio delle altre nazioni le comunità di montagna, permettendo loro di continuare a prosperare, ma c'è ancora tanto lavoro da fare". Così - riporta una nota dell'Uv - Valeria Ghezzi, presidente dell'Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), durante la conferenza 'Le ski et la nature: une cohabitation gagnante', che si è tenuta ieri ad Arvier, dando il via a una serie di tavoli tematici organizzati dall'Union Valdôtaine.
    "L'Union Valdôtaine ha sempre creduto nell'importanza di unire i valdostani, perché il nostro sviluppo dipende dalla forza della comunità e dalla gestione consapevole delle nostre risorse", ha detto il presidente del movimento, Joël Farcoz.

 

L'intervento di Joël Farcoz

  

  "La politica regionale deve garantire che gli impianti sciistici rimangano un motore economico essenziale per la montagna", ha sottolineato il vicepresidente della Regione e assessore ai Trasporti, Luigi Bertschy.
    "La pandemia ha cambiato la nostra visione del turismo. Ora dobbiamo puntare a nuovi flussi turistici, con un occhio attento all'inclusività e all'accessibilità, anche per le persone con disabilità", ha aggiunto Giulio Grosjacques, assessore al Turismo.
    "Émile Chanoux ci ha insegnato che non si può pensare alla montagna senza tenere conto di chi la vive. La natura e l'uomo devono convivere per poter mantenere l'equilibrio che ci consente di prosperare", ha detto l'assessore alle Politiche nazionali per montagna, Luciano Caveri.

 

Il pubblico

 

    Alla serata hanno preso parte anche i rappresentanti delle principali categorie coinvolte a vario titolo nel mondo dello sci, dai maestri e le guide alpine agli albergatori. E' "emersa una Valle d'Aosta plurale", con l'Union Valdôtaine che intende "dare rappresentanza a tutti", opponendosi a "certi soggetti politici che, da un punto di vista speculativo, sposano soluzioni insostenibili", ha detto in conclusione il capogruppo Uv in Consiglio Valle, Aurelio Marguerettaz. 
   

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