Trento e Bolzano hanno aperto la tornata elettorale delle elezioni amministrative di maggio, che si terrà il 25 e 26 con i ballottaggi previsti l'8 e 9 giugno.
Alle ore 17 in Trentino - sono 154 i Comuni al voto e in 82 c'è un solo candidato - l'affluenza alle urne è stata del 36,19%, con 151.948 votanti che si sono espressi sui 431.905 aventi diritto. Alle precedenti elezioni, in cui si era votato in due giorni e con il rilevamento effettuato alle 19, la percentuale di votanti fu pari al 35,98% (l'affluenza finale fu del 64,08%).
L'affluenza definitiva si saprà solo dopo le 22, quando inizierà lo spoglio delle schede. In Alto Adige - dove si vota in 111 Comuni sui 116 totali - l'affluenza alle 17 è invece al 41,5% con 160.440 elettori che hanno votato su 389.116 aventi diritto (il 49,9% alle precedenti amministrative.
Nei due comuni capoluogo, Trento e Bolzano, governati tradizionalmente dal centrosinistra, la situazione è molto diversa. Mentre a Trento il sindaco uscente, l'ex segretario della Cgil provinciale, Franco Ianeselli, può sperare in una riconferma al primo turno, come avvenuto cinque anni fa, a Bolzano il centrodestra ha concrete possibilità di eleggere il sindaco anche se si dovrà verosimilmente attendere l'eventuale ballottaggio tra due settimane. Nel capoluogo altoatesino, infatti, dopo tre mandati del centrosinistra con Renzo Caramaschi si sfidano l'assessore comunale uscente Juri Andriollo e, per il centrodestra, Claudio Corrarati, per molti anni a capo del Cna altoatesino. La Svp schiera il vice sindaco Stephan Konder, M5s e Rifondazione Simonetta Lucchi e il Team K Matthias Cologna. L'assessore regionale Angelo Gennaccaro si è presentato con la sua lista civica di centro. Se Corrarati arriverà al ballottaggio, difficilmente la Svp - il partito di raccolta degli altoatesini - gli potrà negare il sostegno al secondo turno, visto che sta già governando a livello provinciale con la Lega e, soprattutto, dopo l'accordo raggiunto con Roma sulla riforma dello Statuto d'autonomia. Se Corrarati dovesse vincere diventerebbe il primo sindaco di centrodestra a Bolzano, dopo il 'sindaco di maggio' Giovanni Benussi, che vinse nel 2005 per soli 7 voti, ma poi non trovò una maggioranza e gettò la spugna. A Trento governa da 30 anni il centrosinistra e l'attuale primo cittadino Franco Ianeselli punta alla riconferma sostenuto da Pd, Campobase, Verdi e Sinistra e le civiche Sì Trento, Insieme per Trento e Intesa per Trento. Il centrodestra si è invece presentato diviso rispetto alla coalizione che governa la Provincia autonoma e ha scelto Ilaria Goio (sostenuta da FI, FdI e Lega). Il Patt, partito autonomista che alle ultime elezioni provinciali ha deciso di appoggiare il centrodestra, ha invece deciso di sostenere il 25enne Andrea Demarchi (ex Pd), che con la lista Prima Trento ha il supporto anche di La Civica e Noi Trento (legata alla Lista Fugatti, attuale presidente leghista della Provincia di Trento). Gli altri candidati sindaco sono Simonetta Gabrielli (Democrazia sovrana popolare), Giulia Bortolotti (Onda, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle), e Claudio Geat (ex del Pd) sostenuto dalla lista Generazione Trento. Anche a Riva del Garda, dove la sindaca uscente Cristina Santi è stata coinvolta nell'inchiesta Romeo su appalti e affari, il centrodestra è disunito, con Lega e Forza Italia a sostegno di Carlo Modena mentre FdI, La Civica e il Patt appoggiano Silvia Betta.
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