Aziende della metalmeccanica in
sofferenza in provincia di Ancona, con numeri in calo
soprattutto in Vallesina, sia sul fronte della produzione che
della presenza delle imprese. A dare l'allarme la Fiom Cgil,
questa mattina ad Ancona nella sede del sindacato. "Siamo
preoccupati - ha fatto sapere la segretaria regionale Sara
Galassi -, il settore è in difficoltà, alla Cnh è partita la
Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (Cigo) mentre all'ex
Caterpillar va molto a rilento di processo il
reindustrializzazione". Entrambi gli stabilimenti si trovano a
Jesi, e sia per il colosso di macchinari per l'agricoltura sia
per l'azienda dell'automotive acquisita dalla IMR Galassi ha
annunciato che i lavoratori parteciperanno allo sciopero del 17
novembre.
Secondo dati Camera di Commercio, rielaborati da Ires Cgil
Marche, a settembre 2023 le imprese attive nella Vallesina sono
708, in calo di 49 unità rispetto al 2022 (-6,5%). Rispetto al
2013, sono sparite 79 imprese con un calo, quindi, del 10% e di
queste 16 nel solo Comune di Fabriano. I lavoratori del comparto
nella provincia, nel 2022, sono 25.464 con una retribuzione
media lorda annua di 28.728 euro.
Sul fronte cassa integrazione, le ore autorizzate nella
meccanica nella provincia di Ancona rappresentano il 55% del
totale delle ore autorizzate nel settore a livello regionale.
Nei primi 9 mesi del 2023 sono state 2,5 milioni con un calo del
25,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma sono comunque
aumentate rispetto al 2019 con un +14,4% e +326mila ore. Per
l'export, il valore delle esportazioni nel periodo
gennaio-giugno 2023 è di 1,8 miliardi di euro, in diminuzione
del 3,5% rispetto al 2022, di cui -11,2% sul solo settore degli
elettrodomestici.
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